HotelMyPassion incontra Federico Ficcanterri, owner di Icon Collection.
L’imprenditore racconta i progetti per portare a livello luxury tutte le cinque strutture toscane della collezione.
Tra le opzioni allo studio per l’esordio in altre regioni e nuovi modelli di gestione,
la fotografia di una collezione che vuole diventare sempre più grande. Ecco come.
Quattro strutture tra la Maremma e la Costa degli Etruschi, più una quinta in pieno centro a Firenze. È così che si presenta oggi la Icon Collection di Federico Ficcanterri, owner di un brand che vede al timone anche il cugino Riccardo. Una collezione che è giusto definire “in divenire”, nel migliore dei sensi. Tra investimenti milionari, l’apertura a nuovi territori e ad altrettanto inediti modelli di gestione, il gruppo intende infatti portare ai livelli di servizio più alti la sua realtà alberghiera, per poi darle un nuovo nome, incentrato sul suo gioiello più prezioso.
HMYP: Il prodotto di punta di Icon Collection è il The Sense Experience Resort. Se dovesse presentarlo in poche parole, come lo definirebbe?
F.F.: Il The Sense in fondo è un magnifico cinema.
HMYP: In che senso?
F.F.: È il luogo dove ogni giorno va in scena il film sempre nuovo della natura. Che ne è protagonista assoluta: il parco, il mare, il paesaggio… E poi i colori, i profumi, le suggestioni: elementi che al The Sense mutano con il trascorrere delle ore lungo la giornata. Pura emozione.
HMYP: Con la differenza che al cinema non tutti i sensi vengono coinvolti. Qui l’intenzione di stimolarli tutti è chiara fin dal nome.
F.F.: Esatto. The Sense è un nome che abbiamo scelto dopo aver riflettuto a lungo. Volevamo rendere evidente in un solo concetto la nostra idea di ospitalità, per renderla riconoscibile fin da subito. Alla fine ad ispirarci è stato il luogo dove il resort sorge, capace di tenere insieme e potenziare tutti e cinque i sensi.
HMYP: Cosa distingue questa struttura dalle altre che sorgono nello stesso bellissimo contesto toscano?
F.F.: Ci sono strutture molto belle tra Punta Ala, Castiglione, l’Argentario. Credo che a rendere unico il The Sense siano i suoi cinque ettari di parco secolare, impreziositi da ben diecimila specie di piante. E poi, diversamente da altri resort, il The Sense è direttamente sul mare, con tanto di spiaggia privata e un buon 50-60% di camere con vista mare.
HMYP: Il progetto dichiarato è quello di unificare le strutture di Icon Collection in un unico brand, che veda il The Sense come “ammiraglia”. A che punto siamo?
F.F.: La nostra intenzione – fin dall’inizio – è stata quella portare gli altissimi standard qualitativi del The Sense in tutte le altre strutture. Ci stiamo lavorando, soprattutto dal punto di vista delle risorse umane, investendo sulla formazione e sul nostro ufficio HR. Prima di unificare le strutture vogliamo però ristrutturare l’Hotel Botticelli di Firenze, l’ultimo a entrare in portfolio e il più “indietro” come livello. Ha delle grandi potenzialità, anche in termini di location, e stiamo lavorando con gli architetti e la sovraintendenza per approvare i progetti e poi iniziare i lavori.
HMYP: Che hotel sarà?
F.F.: Vogliamo realizzare un boutique hotel autentico, di alto livello, con Suite-Spa e – se la sopraintendenza lo permetterà – una Bubble Suite all’ultimo piano, per dormire sotto le stelle di Firenze. Vogliamo creare un luogo dove, prima ancora che una vacanza, offrire un ricordo da conservare.
HMYP: L’investimento nel restyling è importante.
F.F.: Sì, intorno ai cinque milioni. Non abbiamo paura di investire, anche per offrire un’organizzazione che funziona agli ospiti e ai nostri collaboratori. Oggi siamo 330 persone, ma non si finisce mai di migliorare e imparare: nuove esigenze, un mondo del lavoro che cambia continuamente, la necessità di superare la stagionalità… Dobbiamo abbandonare l’idea che scegliamo i nostri collaboratori: sono loro che scelgono noi.
HMYP: Proprio sul fronte della stagionalità, l’Hotel Botticelli sarà il primo a vocazione annuale tra quelli di Icon Collection?
F.F.: No, il terzo. L’Antico Podere San Francesco e Borgo Verde funzionano già tutto l’anno. Prima della pandemia anche il Park Hotel Marinetta restava aperto venerdì, sabato e domenica. Come accennavo, per cultura vorremmo tenere aperto anche d’inverno e al mare, per dare continuità ai nostri collaboratori. Il The Sense avrà una vocazione annuale nel momento in cui riusciremo, come promesso dall’amministrazione comunale, ad ottenere dei volumi di ampliamento per fare una Spa e un altro ristorante, che vorremmo stellato.
HMYP: Il modello di business. La proprietà resta la vostra opzione unica?
F.F.: Ad oggi cinque strutture su cinque sono di proprietà, è vero. Stiamo lavorando anche su questo fronte, perché pensiamo di aver maturato il giusto know-how e la consapevolezza per affrontare anche una gestione diretta senza le proprietà delle mura, ove si presenti una bella opportunità. È un tema che fa parte del nostro processo di crescita, e che ci permetterebbe di investire ancora di più, sulle strutture e sui collaboratori.
HMYP: Dove state cercando? Icon Collection è pronta all’esordio extra-Toscana?
F.F.: Sì, con un operatore, che ci sta aiutando nel valutare le opportunità, ci stiamo focalizzando sui contesti urbani: ad esempio a Roma, da sempre vocata al turismo, ma anche su città come Milano e Torino, che sono cresciute moltissimo anche in questo senso.
HMYP: Per il momento niente Sud?
F.F.: Mai dire mai, ma non abbiamo un focus particolare.
HMYP: Se dovesse scegliere tre parole per raccontare cosa sarà The Sense Experience Collection, quali sarebbero?
F.F.: Sarà un brand di alto livello fatto di appartenenza, innovazione e spirito del fare.
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