Creatività e identità, PRIMA di tutto

Un’azienda di eccellenza nata e cresciuta a Bolzano aiuta gli albergatori
a regalare ai propri ospiti quel “plus” in grado di rendere indimenticabile un soggiorno.
Con accessori, dettagli e forniture tailor made pensati per tenere insieme emozione e precisione.
Intervista al marketing manager di PRIMA, Moreno Trisotto

Un hotel, di per sé, non è che un insieme di ambienti separati da mura. A dargli identità e carattere sono due elementi: gli esseri umani che lo rendono vivo e le cose che gli regalano un’anima. La luce, il design, i servizi, gli oggetti. Dall’item più grande fino ai dettagli più piccoli, capaci come nient’altro di restituire l’intenzione di una struttura verso l’ospite e verso il mondo.

E dal 1992, c’è un’azienda alto-atesina che aiuta gli albergatori a disegnare il plus e l’unicità della loro struttura. Si tratta di PRIMA, studio creativo per il lifestyle alberghiero ed enogastronomico guidato da Thomas e Michl Tschimben. L’azienda, partner di THE GLAMOUR HOTEL EVENT e rivolta a clienti con grandi aspettative, racconta storie, rituali e passioni e fornisce soluzioni raffinate che si traducono in oggetti e accessori all’avanguardia, realizzati a mano e personalizzati. Ce li racconta il marketing & communications manager Moreno Trisotto.

HMYP: Qual è la filosofia con la quale vi proponete sul mercato?

M.T.: Il nostro obiettivo è, fin dal 1992, quello di mettere la nostra creatività al servizio dei clienti. Vogliamo rendere materia tutte le visioni, le idee e i progetti che sono in grado di definire l’identità di una struttura. Detto in altre parole, tutto ciò che la rende unica agli occhi di chi arriva in hotel. Il nostro concetto del lavoro è ospite-centrico, e prima ancora umano-centrico. Un approccio che implica una domanda iniziale, alla quale trovare di volta in volta la giusta risposta. La domanda è “cosa possiamo dare come azienda, come atelier creativo, in termini di valore aggiunto all’esperienza dell’ospite?”.

HMYP: Come si rende materia un’intenzione?

M.T.: Si tratta di cogliere l’essenza di un’esigenza, di un’atmosfera, di un ambiente, e poi di tradurla in qualcosa di concreto. L’identità di un hotel passa molto dai dettagli: un accessorio per la stanza da bagno, una certa linea di cortesia, un accappatoio in lino o in spugna. Elementi che fanno la differenza, quando si tratta di rendere memorabile un soggiorno.

HMYP: A che cliente-tipo si rivolge PRIMA?

M.T.: Per il tipo di servizi che offriamo, intercettiamo una platea di albergatori che vogliono trasmettere agli ospiti comfort e benessere, coniugandoli con l’idea di casa. Strutture pensate per regalare una autentica sensazione di prossimità, ma che sanno coniugarla con il particolare – magari invisibile – che le rende uniche. Tra i nostri clienti abbiamo molte strutture indipendenti di altissimo livello, come Borgo San Felice, Forestis o l’Hassler, ma non mancano le grandi catene, come Belmond o Adler.

HMYP: Qual è l’atteggiamento degli albergatori italiani con i quali entrate in contatto?

M.T.: La nostra idea è sempre quella di accompagnare il cliente, di costruire insieme qualcosa di sartoriale. Partire da una base fatta delle esigenze specifiche dell’albergatore – alle quali siamo chiamati a rispondere con soluzioni creative – e costruire una sinergia capace di allargare gli orizzonti. Facendo dei parametri di budget uno stimolo creativo, e non un limite: per noi non esiste qualcosa di impossibile a prescindere.

È un lavoro di relazione, in equilibrio tra precisione ed emozione, come mi piace sempre dire: lì si apre un universo di dimensioni e itinerari, percorsi, sfaccettature. Sempre in comunione, sempre insieme. Non sono rari i casi di clienti che si rivolgono a noi per la linea di cosmesi, e scelgono di acquistare gli accessori per la Spa, le carte menu, i tissue box e quant’altro. D’altronde abbiamo a catalogo soluzioni che vanno dai dettagli più minuscoli ai sistemi letto. E siamo anche distributori, con partner del calibro di Simmons, Daunen Step, Ada Cosmetics, Frette e tanti altri.

HMYP: Se dovesse definire PRIMA con una sola parola, quale sceglierebbe?

M.T.: Qualità. Questa azienda nasce dalla visione del suo fondatore e con un’ottica familiare, dapprima soltanto per realizzare le carte menu – cosa per la quale è celebre e presente in molti ristoranti stellati. Poi è passata alle linee skincare e agli accessori per la stanza da bagno d’hotel, e lentamente a tutto il resto. Con la ricerca della qualità come stella polare, oggi come allora.

HMYP: Cos’è per voi la sostenibilità?

M.T.: È un tema talmente connaturato alla nostra essenza da diventare parte del DNA. D’altronde siamo un’azienda altoatesina e abbiamo la natura fuori dalla porta: per noi è fondamentale avere rispetto di ciò che ci circonda. È per questo che anche nello scegliere i nostri fornitori ci muoviamo sul cortissimo raggio, preferendo artigiani che sposino la nostra filosofia, oltre che l’idea di eccellenza sartoriale.

HMYP: Che novità avete in pipeline?

M.T.: Siamo sempre attenti ad ogni innovazione e sperimentazione, specialmente per quanto riguarda la creazione di nuovi prodotti o lo scouting di nuovi brand da proporre. Puntiamo molto sulla nostra linea proprietaria di skincare, Not Just Bodycare: lo scorso anno è diventata anche B2C con un suo shop e che arricchiremo ancora.

Anche in questo caso, abbiamo iniziato dal particolare, ovvero da un gel per le gambe pensato per gli ospiti, che ha avuto un grande successo tanto da essere seguito da shampoo, balsamo, doccia schiuma, make-up remover, crema viso, tonico… una serie di prodotti ecosostenibili che migliorano nel profondo l’esperienza degli ospiti. Tanto da volerli anche a casa.