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Housekeeping, la regola Aurea: l’importanza del “clean-factor” in hotel

Tra i motivi di preferenza di un hotel rispetto ad altri, l’igiene è regolarmente tra i più importanti driver di scelta dei potenziali ospiti.
HotelMyPassion incontra Cristian Fruscione, presidente della società di facility management Aurea Servizi:
il manager racconta i trend del settore e gli elementi in grado di fare la differenza

 

L’igiene, oggi come ieri, è la pietra angolare del successo di un hotel. Sì, perché – pur nel vorticoso aumento dei servizi e delle “coccole” che gli alberghi riescono via via a mettere in portfolio a vantaggio dei propri ospiti – il grado di pulizia di un albergo resta per i potenziali ospiti uno dei fattori cruciali nel determinare la scelta di una struttura rispetto a un’altra.

A confermarlo sono (anche) le più recenti survey tra i clienti delle Ota globali e dei comparatori online, che non mancano mai di inserire nella “top three” dei motivi di preferenza del pubblico la corretta gestione dell’housekeeping.

Lo sa bene Cristian Fruscione, presidente di Aurea Servizi, azienda che propone al mondo alberghiero servizi di facility management in outsourcing. E che, meglio di chiunque altro, è in grado di disegnare per HotelMyPassion i trend del settore e i criteri di cui tener conto nell’affrontare l’importantissimo “clean-factor”.

HMYP: Qual è la storia di Aurea Servizi?

C.F.: Aurea Servizi è una società relativamente giovane – è nata nel 2015 – ma che trae le sue radici dalla tradizione della mia famiglia, che è attiva nello stesso settore da quasi 70 anni. Da sei-sette anni abbiamo avviato la divisione hotel, strutturandola e facendo del mondo alberghiero un ramo molto importante dell’azienda: un segmento che, non per caso, oggi assorbe il 70% circa del nostro fatturato.

HMYP: Che dimensioni ha oggi l’azienda?

C.F.: Lavoriamo sull’intero territorio nazionale, prevalentemente nell’area Centro-Nord, con hotel indipendenti e con catene come BWH Hotels Italia, NH Hotels, Gruppo Una, B&B Hotels… Contiamo circa seicento dipendenti.

HMYP: Tra i servizi che offrite, quale riscontra più successo, e perché?

C.F.: Il servizio più gettonato è senz’altro quello di housekeeping. Credo che la nostra caratteristica più importante sia la capacità di declinarlo in un’ottica di piena sostenibilità, sia ambientale che sociale.  In tal senso, abbiamo ottenuto un gran numero di certificazioni, a partire dall’Ecolabel per arrivare alla più recente sulla parità di genere. Siamo felici di offrire servizi compiutamente ecologici, con un impatto pari praticamente allo zero, garantendo al contempo grande attenzione al welfare aziendale e alle necessità dei nostri collaboratori.

HMYP: Quali altri servizi offrite agli albergatori?

C.F.: A corredo dell’housekeeping abbiamo implementato servizi come il portierato, il facchinaggio, la plonge, la manutenzione… E abbiamo in progetto un’azienda che si occuperà di ristrutturazione degli spazi come General Contractor, con lavori chiavi in mano.

HMYP: Cos’è più rilevante per un albergatore, sul tema dell’housekeeping?

C.F.: Gli albergatori vogliono soluzioni affidabili: hanno la necessità di poter contare su partner che garantiscano un lavoro ben fatto e in tempi corretti, con costi chiari e senza anomalie, anche dal punto di vista dei contratti dei collaboratori. Spesso preventivi troppo bassi nascondono magagne sul corretto svolgimento dell’housekeeping o sulle condizioni di chi lavora.

HMYP: Quindi l’affidabilità è il primo driver di scelta.

C.F.: Esattamente. A completare il quadro di un’azienda seria ci sono anche altri due elementi: il primo è quello della sostenibilità cui ho fatto riferimento prima, importantissima sia sul lato ambientale che sociale e aziendale. E poi c’è il criterio di competenza: riscontro che competitor anche molto importanti si perdono sulle conoscenze tecniche, sui sistemi più adeguati da applicare nelle singole strutture. Non si può lavorare bene se non si tiene conto delle caratteristiche, degli spazi e dei materiali di un hotel. E sono competenze che non si acquisiscono da un giorno all’altro.

HMYP: Anche il vostro settore soffre di carenza di personale, come altri dell’hôtellerie?

C.F.: Sì, è una difficoltà che abbiamo tutti. La nostra forza in tal senso sta nell’essere un’azienda con molti dipendenti ma con un approccio molto personale. Conosco tutti i miei collaboratori e amo creare un rapporto con ciascuno di essi. Sentirsi parte di qualcosa è fondamentale per lavorare bene. Si crea un attaccamento diverso, più profondo.

HMYP: Quali sono i canali per contattarvi?

C.F.: Ci piace essere diretti e personali: basta contattarci al telefono e siamo pronti a far visita a chi chiede un incontro. Che è importante per conoscersi, ma anche per valutare il tipo di struttura e le esigenze, del cliente ma soprattutto dei clienti del mio cliente.

 

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