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Regione Veneto: i progetti innovativi per il turismo

Regione Veneto

Proposte legate al turismo lento, alla sostenibilità, alla bellezza del patrimonio culturale e naturalistico dei siti Unesco e al consolidamento del prodotto Cicloturismo: a BIT 2023 la Regione Veneto si è confermata un esemplare laboratorio di innovazione tra le destinazioni italiane e internazionali

C’è una regione che sta investendo per rafforzare il proprio appeal turistico e per soddisfare i trend dei nuovi viaggiatori, sempre più alla ricerca di un turismo di valore, slow e sostenibile. È la Regione Veneto che nella BIT appena trascorsa ha presentato i nuovi progetti.

Le strategie e i progetti della Regione Veneto
Come ha sottolineato Federico Caner, Assessore al Turismo Regione del Veneto: “Occuparsi di turismo oggi non può prescindere dalla considerazione di tutti i fattori legati alla sostenibilità. Preservarli e valorizzarli significa garantire lo sviluppo delle destinazioni venete anche mediante una migliore ridistribuzione dei flussi turistici.

Su questo scenario di fondo la Regione Veneto e le sue 17 destinazioni hanno impostato una serie di attività contenute nella programmazione regionale.

Dal 2021, ad esempio, è partito il Progetto “Costa Veneta – Zona Blu”, realizzato dalla Rete di Imprese Venice Sands con l’obiettivo di arrivare alla certificazione sostenibile delle aziende partecipanti.

Sempre in quest’ambito, grazie al progetto europeo “Take it Slow” coordinato e diretto dalla Direzione Turismo della Regione Veneto, la zona termale e dei Colli Euganei ha iniziato il percorso di candidatura del territorio a Riserva della Biosfera MAB UNESCO.

Grazie allo stesso progetto europeo, nel 2022 la Regione ha inoltre lanciato un programma di formazione sui temi della sostenibilità a cui hanno partecipato 274 imprese e decisori politici; un’iniziativa che ha portato contestualmente alla pubblicazione del Manuale della Sostenibilità.

Focus cicloturismo e Cammini

Il miglioramento dell’offerta cicloturistica, ad esempio, è l’obiettivo condiviso da tutte le destinazioni venete aderenti a “Cycling in the Land of Venice”. Tra i risultati che si vogliono raggiungere c’è l’istituzione di un tavolo permanente degli operatori del cicloturismo, il completamento della segnaletica lungo le ciclovie della REV (Rete Escursionistica Veneta), il ripensamento della modalità di monitoraggio delle ciclabili utilizzando tecnologie più affidabili e l’organizzazione dell’offerta MTB e Bike Park.

Focus anche su un altro prodotto slow come i Cammini Veneti. Per la rete di itinerari da percorrere a piedi che comprende il Cammino delle Dolomiti, il Cammino Fogazzaro – Roi, la Via Romea Germanica, la Romea Strata, il Cammino di Sant’Antonio e la Via Claudia Augusta, verrà definita una nuova Carta dei Servizi.

Per quanto riguarda il turismo fluviale, invece, il progetto regionale prevede la nascita di nuove reti di impresa come Slow Flow – Veneto Waterways.

Sempre in tema di sostenibilità, tutte le nuove linee di finanziamento del programma FESR avranno al centro il tema della transizione ecologica e digitale, con un investimento di circa 37 milioni di euro per la rigenerazione del comparto ricettivo in ottica di transizione green e digitale; fa parte del progetto anche il traguardo di rendere completamente accessibili a tutti le strutture di ospitalità.

A questo proposito, uno dei primi bandi per le strutture ricettive, previsto per la primavera 2023, sarà rivolto proprio all’efficientamento energetico e al risparmio idrico”.

Per info
www.regione.veneto.it

 

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