Sostenibilità, IA e slow travel: ecco i nuovi trend di viaggio dei prossimi tre anni.
Questi i risultati della ricerca Marriott Bonvoy in collaborazione con l’agenzia di previsioni The Future Laboratory, che ha analizzato i piani di viaggio dei prossimi tre anni di 14.000 viaggiatori in Europa e Medio Oriente.
Quali sono i nuovi trend di viaggio per il prossimo futuro? Di sicuro viaggi più sostenibili, modalità di viaggio slow e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per pianificare.
I viaggiatori italiani intendono spendere di più in vacanze e viaggi nei prossimi tre anni, e terranno in considerazione la sostenibilità più di quanto abbiano fatto finora. Tuttavia, le elevate temperature in varie parti d’Europa potrebbero influenzare i periodi e le destinazioni delle “vacanze estive” negli anni a venire.
Sono inoltre emersi altri trend significativi. L’intelligenza artificiale (IA) diventerà uno strumento chiave per la pianificazione delle vacanze, con un quinto delle persone (22%) che la sta già utilizzando a questo scopo. Nel frattempo, le cosiddette destinazioni clone, simili alle classiche destinazioni di vacanza ma più vicine ed economiche, diventeranno un altro tema significativo.
Infine, prenderà sempre più piede la tendenza allo slow travel, ovvero una modalità di viaggio nel quale i viaggiatori si concedono più tempo, si accostano alla cultura locale, si disconnettono dalla tecnologia e minimizzano il proprio impatto ambientale.
Questi sono i risultati principali della ricerca Future Travel Trends 2024 sui viaggiatori italiani realizzata da Marriott Bonvoy in collaborazione con l’agenzia di previsioni The Future Laboratory, che ha analizzato i piani di viaggio dei prossimi tre anni di 14.000 viaggiatori in Europa e Medio Oriente.
L’ascesa dell’IA
È ormai giunta l’era della pianificazione delle vacanze tramite IA: un italiano adulto su cinque (22%) ha utilizzato l’IA per pianificare o fare ricerca sulla propria vacanza. Questo dato sale al 35% se si considerano i giovani adulti tra i 18 e i 24 anni.
Tra coloro che utilizzano l’IA, l’88% afferma che ha in qualche modo influenzato le proprie scelte di viaggio. Ciò include la prenotazione del soggiorno (22%), delle opzioni di trasporto (24%) e dei ristoranti (27%) che l’IA aveva suggerito.
I trend emergenti
La ricerca analizza diversi trend di viaggio che presumibilmente emergeranno o si rafforzeranno nei prossimi anni. Tra questi, si sta affermando lo slow travel. Quattro viaggiatori italiani su dieci (41%) dicono di aver già provato lo slow travel, e il 24% di essi afferma di averlo fatto diverse volte. Allo stesso tempo, sei su dieci (60%) affermano di avere in programma una vacanza all’insegna dello slow travel nei prossimi tre anni.
Un’altra tematica chiave sarà quella delle destinazioni clone, Praga al posto di Parigi, Antwerp invece che Amsterdam, i vigneti al nord della Spagna piuttosto di quelli in Sudafrica, surfare in Portogallo invece che alle Hawaii, o il Marocco al posto di Dubai. Più di un terzo (34%) di chi intende viaggiare nei prossimi tre anni pensa che risparmierà tempo e denaro raggiungendo queste destinazioni alternative, che possono fornire un’esperienza simile a quelle tradizionali ma a costi minori. Anche le vacanze in solitaria, intraprese dal 37% dei viaggiatori italiani negli ultimi tre anni, continueranno a rappresentare una tendenza significativa. Questo fenomeno sarà maggiormente diffuso tra i giovani adulti: il 50% di quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni e il 47% di quelli di età compresa tra i 25 e i 34 anni intende pianificarne una nei prossimi tre anni.
Cambiamenti nei pattern delle vacanze estive
Le temperature estremamente elevate registrate in alcune parti d’Europa la scorsa estate potrebbero incidere sui piani vacanze dei viaggiatori italiani nei prossimi anni. Tre quarti (77%) affermano che se queste temperature dovessero diventare la norma, i propri piani per le vacanze estive potrebbero cambiare. Sebbene non si possa affermare che le persone eviteranno le vacanze a causa di questa situazione, alcuni potrebbero modificare il periodo, nonché ciò che intendono fare in vacanza.
Quattro su dieci (40%) dichiarano che sceglierebbero piuttosto una meta più fresca; il 25% visiterebbe la stessa destinazione ma in un altro periodo dell’anno, mentre il 22% farebbe una vacanza di tipo diverso.
Spesa e sostenibilità in crescita
Nove italiani adulti su dieci (l’86%) dichiarano che andranno in vacanza nei prossimi tre anni: l’84% lo farà già nel 2024. Di questi, il 51% afferma che spenderà “più del solito” nelle vacanze in quel periodo, mentre il 14% dichiara che spenderà “molto più del solito”.
Inoltre, la sostenibilità sarà più importante che mai nei prossimi tre anni. Emerge infatti che quasi due terzi (65%) dei viaggiatori pagherebbero di più per soggiorni più sostenibili, tuttavia in media sarebbero disposti a pagare solo circa il 10% in più. Inoltre, il 75% afferma che, sia chi gestisce gli alloggi, che le compagnie di viaggio, hanno la responsabilità di sostenere le comunità locali in cui offrono vacanze.
Per molti, la sostenibilità è già importante: circa un quarto degli adulti italiani (24%) afferma di aver verificato la sostenibilità dell’ultimo soggiorno prima di averlo prenotato , mentre un altro 23% di averlo fatto dopo la prenotazione. Per di più, il 65% dichiara che “a volte” controlla l’impatto ambientale dei propri viaggi, mentre al momento solo il 7% lo fa “sempre”.
L’importanza del rapporto qualità/prezzo
Sebbene la spesa per le vacanze sia destinata ad aumentare, i viaggiatori continueranno a cercare il miglior rapporto qualità/prezzo e a risparmiare dove possono. Solo per il 3% di coloro che hanno in programma di viaggiare nei prossimi tre anni non sarà importante cercare di risparmiare in alcuni aspetti delle proprie vacanze.
Un terzo dei viaggiatori italiani (32%) cercherà di risparmiare andando in vacanza in Italia, mentre il 26% prediligerà vacanze all-inclusive, in modo da poter pianificare con certezza i costi della vacanza. Molti cercheranno di risparmiare prenotando le vacanze al momento giusto: il 25% lo farà molto in anticipo, mentre il 17% all’ultimo minuto. Il 10% utilizzerà i propri programmi fedeltà per pagare parzialmente o in toto le vacanze con i punti.
Neal Jones, Chief Sales & Marketing Officer, Marriott International – Europa, Medio Oriente & Africa
“Il mercato dei viaggi di piacere è tornato alla normalità e noi ci troviamo ora in una posizione più forte nel guardare alle tendenze future e alle abitudini di viaggio del settore dei prossimi anni. Il fenomeno della ripresa dei viaggi post covid è ancora forte, ma relativamente al significato che le persone attribuiscono al viaggio, si è verificato un cambiamento decisivo nel modo di pensare e nel dare priorità ai fondi. Si può notare un approccio più consapevole al viaggio e un legame più emotivo con lo stesso, che va di pari passo con l’evoluzione dei valori fondamentali per le persone.
“Due tendenze in particolare che sono emerse dalla ricerca sui consumatori sono la sostenibilità e l’intelligenza artificiale, soprattutto tra i viaggiatori di età inferiore ai 45 anni. Per molti di questi viaggiatori, la responsabilità nei confronti dell’ambiente sta passando dall’essere una possibilità ad essere una necessità, e lo diventerà sempre di più.
“Ciò che è realmente interessante osservare alla luce di questa ricerca, è l’utilizzo già assodato dell’IA per la pianificazione delle vacanze. L’intelligenza artificiale generativa è perfettamente in grado di analizzare enormi quantità di informazioni per i viaggiatori e di offrire loro suggerimenti basati su di esse. Visto che nove persone su dieci che l’hanno usata hanno dichiarato che ha avuto un impatto sui loro piani di viaggio, ci aspettiamo un utilizzo ancora più diffuso nei prossimi tre anni. Di conseguenza, chi come noi lavora nell’ambito dei viaggi deve assicurarsi di avere a disposizione le informazioni che anche l’IA può trovare e condividerle con chi sta facendo ricerche sulle vacanze”.
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