El Patio del Gaucho, Javier Zanetti, è il ristorante argentino dello Sheraton Milan San Siro che porta la firma della leggenda del calcio Zanetti
El Patio del Gaucho è il primo locale aperto a Milano dall’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti all’interno di un hotel. E la scelta naturale è stata lo Sheraton Milan San Siro, uno degli hotel più glam della città meneghina.
Il Ristorante El patio del gaucho
Collocato al piano terra dell’albergo milanese e affacciato sul rigoglioso giardino che lo circonda, il ristorante è un mix di tradizione e stile contemporaneo. L’atmosfera calda ed accogliente è ispirata alla terra Argentina: materiali quali ardesia, legno e cuoio, che si uniscono in una sinfonia di consistenze e trame.
Durante la bella stagione gli ospiti possono cenare nel giardino terrazzato su cui la steakhouse si affaccia. Il ristorante è raggiungibile in pochi minuti dal centro di Milano e a disposizione degli ospiti c’è un grande parcheggio gratuito. All’interno della sala, invece, la scena è dominata da un grande social tablein legno, che può ospitare fino a 18 commensali; questo che contribuisce a rafforzare il messaggio dell’asado come “cibo da compagnia”.
La cucina, a vista, è occupata in larga parte da una grande griglia parilla per la carne – la più grande di Milano con i suoi 2 metri di lunghezza ed 1 di larghezza. L’atmosfera e le proposte culinarie si ispirano alle figure dei migliori asador della Pampa e alle loro originali tecniche di lavorazione dei tradizionali tagli di carne argentina.
La Cucina
L’Executive Chef Giuseppe Guccione, in compagnia dell’asador de El Patio del Gaucho, Alexander Huayanay Villarreal, guida la brigata di cucina ed il ristorante. C’è ovviamente la parrilla, la grande griglia su cui cuoce religiosamente i migliori tagli delle carni più pregiate, nel rispetto delle più radicate tradizioni locali. Un innovativo forno a carbone Josper cuoce, invece, una ricca selezione di pesce, crostacei e verdure.
Tra i piatti principali spiccano le tipiche empanadas fritte ripiene sia di carne sia di verdure. Ci sono le provoletas alla griglia con vari condimenti ed i taglieri di pregiati salumi come il Pata Negra accompagnato dal più nostrano gnocco fritto. Non mancano i piatti di pesce, le Anchoas, Acciughe del Cantabrico con salsa verde, pane ai grani antichi, burro aromatizzato. Segue il Pulpo alla Parilla, e piatti vegani come il Verdulero, mosaico di verdure in carpaccio, marinate al lime.
Punta di diamante del menu è l’asado, carne argentina, con e senza osso, cotta alla brace. Questa è accompagnata da salse quali la chimichurri o la salsa al Malbec. Altra specialità la Parrillada el Patio del Gaucho, ovvero la Grigliata mista per due persone: costine di manzo, diaframma, controfiletto, salsiccia. Per accompagnare la cena, una selezione di cocktail come il Cóctel de Mate, con Ron blanco, hierba mate, agave, Malbec. Molti i vini, con preponderanza di etichette argentine. Tra queste Argentino Javier Zanetti Malbec, Botega Noemia, Michella Rolland Mariflor, Saurus.
La cucina offre anche una vasta gamma di piattini da condividere per il momento dell’Aperitivo Argentino, tutti i giorni dalle 18.00. Ogni domenica, infine, El Patio del Gaucho propone il ricco Sunday Brunch: Asado del Domingo. Un momento di condivisione per amici e famiglie.
Oasi Urbana
Sheraton Milan San Siro, un design contemporaneo e deciso firmato dallo Studio Caberlon Caroppi è una vera e propria oasi urbana. Ambienti ampi e luminosi, tutti i comfort e il privilegio di essere immersi in un cuore verde – rendono Sheraton Milan San Siro un paradiso di tranquillità nella dinamica e urbana Milano. Dista soli 5 chilometri dal centro del capoluogo lombardo, ma qui è possibile staccare dai ritmi cittadini e rilassarsi in un ambiente calmo e contemporaneo, d’estate anche grazie alla piscina con bar. Insolito per i suoi vasti spazi aperti e per la flessibilità degli spazi interni ed esterni, l’hotel è stato progettato come un luogo per rimanere connessi, all’interno di un ambiente che riflette il meglio dello stile milanese, pur rispettando il patrimonio degli anni ’60.
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